Tempio di Romolo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

Indirizzo: Parco archeologico del Colosseo, Via Sacra, 00186 Roma RM, Italia.
Telefono: 066998443.
Sito web: colosseo.it.
Specialità: Museo archeologico, Punto di riferimento storico.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle, Bagno accessibile in sedia a rotelle, Parcheggio accessibile in sedia a rotelle, Ristorante, Toilette, Adatto alle famiglie, È consigliabile acquistare i biglietti in anticipo, Adatto ai bambini.
Opinioni: Questa azienda ha 174 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.6/5.

Posizione di Tempio di Romolo

Il Tempio di Romolo è una meta imperdibile per gli appassionati di storia e archeologia. Si trova all'interno del Parco archeologico del Colosseo, situato in Via Sacra, 00186 Roma RM, Italia. Per ottenere informazioni aggiuntive o per effettuare prenotazioni, è possibile contattare il numero di telefono 066998443. È possibile visitare il sito web ufficiale all'indirizzo colosseo.it per saperne di più.

Questo tempio è un punto di riferimento storico di grande importanza, che ospita un museo archeologico che offre una visione unica del passato. Tra le sue specialità, spiccano la sua ricca collezione di reperti antichi e la sua architettura imponente. Il Tempio di Romolo è accessibile in sedia a rotelle, con bagni e parcheggi appositamente attrezzati.

Oltre a ciò, il sito offre anche un ristorante e toilette per garantire una visita confortevole. Il museo è adatto alle famiglie ed è consigliabile acquistare i biglietti in anticipo per evitare lunghe code in biglietteria. Il Tempio di Romolo è anche un luogo adatto ai bambini, offrendo una esperienza educativa e divertente per tutte le età.

Il Tempio di Romolo ha ricevuto un totale di 174 recensioni su Google My Business, con una media di 4.6/5. Questo punteggio riflette l'alta qualità dell'esperienza offerta dal museo.

Recensioni di Tempio di Romolo

Tempio di Romolo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Ivano Stipa
5/5

L'Imperatore Massenzio, dedicò al figlio Valerio Romolo, scomparso nel 309 d.C. questo tempio.
Di forma circolare, conserva ancora intatta la porta di bronzo.
All'interno troviamo varie decorazioni, databili intorno alla metà del XIII secolo, recentemente però, gli studiosi tendono ad attribuire questo edificio al Tempio di Giove Statore e non al figlio di Massenzio.

Tempio di Romolo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Romualdo Cordelli
4/5

Interessante tempio posto lungo la Via Sacra nel Foro Romano. Fu dedicato dall'imperatore Massenzio al figlio Romolo, morto in giovane età. Le porte di bronzo sono ancora quelle originali dell'epoca.
Nel medioevo divenne poi il vestibolo della Basilica dei Santi Cosma e Damiano da cui adesso risulta sfalzata a seguito dell'innalzamento del livello del pavimento della basilica.
Il suo interno è tutt'ora visibile dalla basilica, che ha accesso da via dei Fori Imperiali.

Tempio di Romolo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Roberto Cecchini
5/5

Chiamato così per convenzione più che per certezza e infatti anche gli studiosi sono incerti sulla sua origine. È uno dei primi monumenti che si incontrano scendendo sulla via sacra subito dopo la basilica di massenzio e il portico medievale e poco prima del tempio di faustino. Nonostante la sua imponenza l'essere parte dell'abside della chiesa dei SS Cosma e Damiano un po' lo sminuisce. Fa ancora impressione quel portone bronzeo originale del IV secolo (con tanto di serratura ancora perfettamente funzionante) anche se del portico a esedra che lo precedeva non c'è traccia (ma si vedono le nicchie dove erano le statue). Quando entrate alzate lo sguardo verso la cornice marmorea che circonda il portone e ammiratene la bellissima decorazione. C'è più del sacro che del profano, grazie al riuso fatto a partire dal VI secolo e del divo Romolo non c'è traccia alcuna(è il Romolo figlio di Massenzio, quello dell'omonimo mausoleo sull'appia antica non quello della fondazione di Roma). Non potete non entrarci per vedere le splendide icone dipinte sulle due nicchie attigue (il Gesù e la Madonna) ma soprattutto le mostre che vengono perennemente allestite in uno spazio che offre la location perfetta per un evento. Una vetrata vi separerà dalla chiesa sovrastante. Non particolarmente bello il decoro sulla cupola centrale. Guardate le foto e i video che ho postato e le altre recensioni che ho fatto su Roma e le sue meraviglie e se sono stato utile cliccate su utile e se volete seguitemi.

Tempio di Romolo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Luca Scala
4/5

In origine venne costruito come vestibolo circolare di accesso al Tempio della Pace (75), ma dopo l'abbandono del complesso imperiale, Massenzio, secondo una tradizione medievale, lo riutilizzò come tempio dedicato al figlio, Valerio Romolo, prematuramente scomparso nel 309 e divinizzato. In seguito, quando un'aula del Tempio della Pace venne trasformata nella basilica dei Santi Cosma e Damiano nel VI secolo, fu utilizzato come vestibolo della chiesa.

Tempio di Romolo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Domenico DiCo
4/5

Questo piccolo tempio ubicato nel sito archeologico del Colosseo, sul colle Palatino, è ovviamente molto antico e risalente ad epoca romana. All'ingresso vediamo questo grosso portale verde bronzeo costeggiato da due colonne di colore scuro con capitelli di marmo bianco, il portone è ancora quello originale e tutto il suo meccanismo è ancora perfetto e funzionante. Nel VI secolo una parte di essa fu convertito in chiesa dedicata ai santi Cosma e Damiano. Al giorno d'oggi purtoppo resta ben poco della magneficenza originaria di questo tempio, al suo interno veniva custodito il bottino del tempio di Gerusalemme, molte opere di proprietà di Nerone provenienti dall'Oriente. Ad oggi a noi è giunto comunque un bel monumento che seppur abbia subito tantissimi danni e modifiche ingenti a livello estetico di presenta comunque in grande splendore e personalmente a me regala sensazioni ed emozioni unico alla vista.

Tempio di Romolo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
M B
5/5

TEMPIO DI ROMOLO
In base ad una rappresentazione su moneta si identifica la costruzione - di forma non comune nell'architettura romana - con il tempio che l'imperatore Massenzio edificò nel 307 d.C. in onore del figlio morto in tenera età. L'edificio circolare è fiancheggiato da due celle ab sidate che si aprono sul fronte con portichetti ornati da colonne di porfido. La porta di bronzo è originale e la serratura ancora funzio-nante. Papa Felice V (537-550) aveva trasformato il monumento nel vestibolo della Chiesa dei SS. Cosma e Damiano, ma nel 1879 l'ingresso sul Foro fu riaperto.
TEMPLE OF ROMULUS
On the basis of a depiction on a coin this building - unusua in shape
for Roman architecture - is identified as the temple built by the empe-
ror Maxentius in AD 307 in honour of his son who died in childhood.

Tempio di Romolo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Stefano Manzo
5/5

Il Tempio del Divo Romolo si trova nell'area archeologica del Foro Romano, sulla Via Sacra a Roma.

La sua funzione originale era di atrio circolare per il Tempio della Pace 75 d.C., fu poi utilizzato come tempio dedicato al figlio di Massenzio, Valerio Romolo, morto giovane nel 309 e divinizzato, nei secoli successivi, una parte del Tempio venne utilizzato per la creazione della Basilica dei Santi Cosma e Damiano (VI secolo), quindi questo bellissimo edificio circolare diventò l’ingresso della chiesa fino alla fine del XIX secolo.

Il tempio è circolare costruito in mattoni e coperto da un tetto sovrastato da una graziosa cupola e insieme al maestoso Pantheon è l’unico tempio dell’antica Roma rimasto integro, il portone in bronzo (di epoca anteriore al manufatto circa il 200 a.C.), delimitato da una cornice in marmo, tutta decorata, e ai lati due belle colonne in porfido, con capitelli in marmo bianco, che sorreggono una lastra in marmo sempre finemente decorata, sui due lati del portone, sono presenti due nicchie per parte, probabilmente per ospitare delle statue.

Il monumento era tutto ricoperto da marmo, oggi completamente assente, all’interno, sono ancora visibili alcuni affreschi, fra i quali spicca un monumento funerario con un tabernacolo dove vi è un dipinto del XIII con la Madonna in trono con Bambino tra i Santi Medici.

All’interno ho avuto modo di visitare l’interessante mostra temporanea,” Lo sguardo del tempo“ attualmente prorogata fino al 30 giugno 2024, dove mediante varie documentazioni, quali ad esempio quadri, libri, strumenti scientifici, eccetera si ripercorre la storia di questo luogo dal XVI al XX secolo.

NOTA:

La bellissima Porta in bronzo, anche se non ci sono più tutti gli ornamenti che aveva, insieme a quella del Pantheon e quella presente nella Basilica di San Giovanni, sono le uniche porte romane presenti a Roma, comunque per terminare, la sua serratura che è ancora quella originaria è ancora oggi funzionante, dopo 2000 anni.

Una delle tante meraviglie del Foro Romano.

Tempio di Romolo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Carlo Carlevale
4/5

Te redimito di fior purpurei
april te vide su ’l colle emergere
da ’l solco di Romolo torva
riguardante su i selvaggi piani:

te dopo tanta forza di secoli
aprile irraggia, sublime, massima,
e il sole e l’Italia saluta
te, Flora di nostra gente, o Roma.

Se al Campidoglio non piú la vergine
tacita sale dietro il pontefice
né piú per Via Sacra il trionfo
piega i quattro candidi cavalli,

questa del Fòro tuo solitudine
ogni rumore vince, ogni gloria;
e tutto che al mondo è civile,
grande, augusto, egli è romano ancora.

Salve, dea Roma! Chi disconósceti
cerchiato ha il senno di fredda tenebra,
e a lui nel reo cuore germoglia
torpida la selva di barbarie.

Salve, dea Roma! Chinato a i ruderi
del Fòro, io seguo con dolci lacrime
e adoro i tuoi sparsi vestigi,
patria, diva, santa genitrice.

Son cittadino per te d’Italia,
per te poeta, madre de i popoli,
che desti il tuo spirito al mondo,
che Italia improntasti di tua gloria.

Ecco, a te questa, che tu di libere
genti facesti nome uno, Italia,
ritorna, e s’abbraccia al tuo petto,
affisa ne’ tuoi d’aquila occhi.

E tu dal colle fatal pe ’l tacito
Fòro le braccia porgi marmoree,
a la figlia liberatrice
additando le colonne e gli archi:

gli archi che nuovi trionfi aspettano
non piú di regi, non piú di cesari,
e non di catene attorcenti
braccia umane su gli eburnei carri;

ma il tuo trionfo, popol d’Italia,
su l’età nera, su l’età barbara,
su i mostri onde tu con serena
giustizia farai franche le genti.

O Italia, o Roma! quel giorno, placido
tonerà il cielo su ’l Fòro, e cantici
di gloria, di gloria, di gloria
correran per l’infinito azzurro.

Giosuè Carducci , le Odi Barbare.

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