Oratorio San Michele Arcangelo XVIII sec. - Drapia, Provincia di Vibo Valentia

L'Oratorio San Michele Arcangelo, risalente al XVIII secolo, è una straordinaria cappella situata a Via Fabio Filzi, 89862 Drapia VV, Italia. Questo luogo di culto, incastonato in un contesto di grande bellezza e serenità, offre ai visitatori un'esperienza spirituale e storica di notevole interesse.

La Cappella è facilmente raggiungibile seguendo le indicazioni stradali e dispone di un ampio parcheggio nelle immediate vicinanze, offrendo un accesso comodo e conveniente ai propri ospiti. Purtroppo, non sono disponibili al momento informazioni precise riguardo al numero di telefono o alla pagina web ufficiale dell'Oratorio.

Tra le principali caratteristiche dell'Oratorio San Michele Arcangelo spiccano i suoi affreschi e decorazioni interne, che testimoniano la devozione e l'arte dei secoli passati. L'atmosfera raccolta e suggestiva che si respira al suo interno invita alla riflessione e alla preghiera, offrendo un momento di pace e serenità in un mondo spesso frenetico.

Per coloro che desiderano approfondire la conoscenza di questo importante luogo di culto, è possibile consultare le recensioni presenti su Google My Business, dove l'Oratorio ha ricevuto un voto medio di 4/5 in base a una recensione. Questo feedback positivo conferma la capacità dell'Oratorio di emozionare e ispirare i propri visitatori.

Recensioni di Oratorio San Michele Arcangelo XVIII sec.

Giuseppe Vita

4/5

Attaccato alla chiesa parrocchiale, si trova l’oratorio di San Michele, di proprietà della confraternita. Non sappiamo quando esso fu edificato, ma dovette sicuramente subire delle modifiche nel corso dei secoli. Al suo interno si possono trovare diverse opere d’arte; un ciclo d’otto tele che raccontano la vita di Maria: la natività di Maria (XIX sec); la presentazione al tempio di Maria (XIX sec.); lo sposalizio di Maria e Giuseppe (XIX sec.); l’annunciazione (1800); il miracolo della verga, (XIX sec.); la natività di Gesù, (XIX sec.); l’adorazione dei Magi (1808); l’incoronazione di Maria (1809). Si trovano altresì: una tela dell’arcangelo Raffaele (XIX sec.); un quadro rappresentante l’angelo custode (XIX sec); una tela di Santa Domenica di Vincenzo Basile (1848); una tela di Sant’Antonio di F. Bagnati (1840); una statua della Madonna del Carmelo (proveniente dalla chiesa, ora abbandonata, a lei dedicata) (XIX sec.); parte di un coro ligneo parzialmente distrutto.