Giacomo R.
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Edificato nel 1609 grazie al lascito testamentario di Alessandra Bonifacio, la cui famiglia era feudataria del Marchesato di Oria, è stato ampliato nel 1647 e completato nel 1699 con la costruzione del mulino, del forno, della sala da lavoro e del chiostro.
Soppresso nel 1866, ha continuato ad essere abitato dalle monache Benedettine Cassinesi che nel 1907 ne riscattarono la proprietà dal Comune di Manduria.
Nel 1962 le lesioni prodotte dal terremoto resero necessari l'abbattimento di un'ala e il consolidamento dell'intero edificio. Le monache ne ripresero il possesso il 24 giugno 1965, festa di San Giovanni Battista.
La facciata, molto semplice, è scandita da tre paraste con una modanatura a metà altezza. Un portale ad arco con cornice a bugnato immette in un ampio androne, unico luogo accessibile agli ospiti: qui infatti è possibile interagire con le monache mediante una finestra protetta da una grata e la sottostante "ruota" che caratterizza i luoghi di clausura.
Le monache, come da tradizione benedettina, preparano in occasione delle festività pasquali e natalizie dolci tipici a base di pasta reale: l'agnello e il pesce o l'albero, farciti con pan di spagna e confettura, e bonbon ricoperti di cioccolato fondente.