Monastero di Santa Rosa - Viterbo, Provincia di Viterbo

Ester

Molto curato, con tanti dettagli della vita delle monache sia nel tempo che odierna. Inoltre abbiamo incontrato un gentilissimo volontario dell' associazione Onlus Santa Rosa che ci ha raccontato un po' di storia, usi e tradizioni del monastero e della Santa. Consigliamo assolutamente la visita

Teresa Di Ciommo

Ero a Viterbo per una visita in città, ed io con la mia famiglia ci siamo imbattuti in questo splendido monastero, che profuma di Rosa, come la Santa alla quale ne è dedicato il nome e dove il corpo ne risiede, conservato in una stato miracolosamente ottimo in una teca di vetro... Che dire, la guida, a titolo totalmente gratuito, ci ha raccontato la storia straordinaria di questa piccola fanciulla, con un trasporto ed un Credo così grandi, da commuovermi... Grazie di cuore. E ovviamente, vi consiglio di visitare il luogo, ne uscirete cambiati

lorella pintuso

Non limitatevi a visitare il Santuario, perché la storia di tutto sta dietro. Se chiederete la gentile guida del Sig. Remo, che si presta volontariamente e gratuitamente, avrete un mondo da scoprire . Il corpo della giovane Santa Rosa, riposa in una teca di vetro ormai da secoli. Il convento che una volta era di clausura, adesso è visitabile con i suoi affreschi preziosi e soprattutto con i modelli (che si sono avvicendati negli anni) della famosa macchina di Santa Rosa. La storia di tutto questo la conoscerete se farete una visita approfondita per scoprire (oltre alla storia della giovane Rosa) le bellezze artistiche e storiche del Santuario di Viterbo

Giuseppe Zingone

Una visita sempre molto interessante. Bello lo spaccato tra fede e cultura della città di Viterbo che rimane sempre un piccolo gioiello.

daniela cecconi

Una guida, fotografo della manifestazione del 3 settembre, ci ha fatto appassionare alla storia del monastero e alla costruzione annuale della macchina su cui la Santa viene portata in processione per la festa. Consiglio vivamente di visitarlo

Maria Antonietta Pala

Casualmente abbiamo visitato il Santuario Santa Rosa e siamo stati accolti da un volontario (signor Massimo) che ci ha invitato a seguirlo nell'annesso monastero (di clausura sino a poco tempo fa) dove è custodito il corpo mummificato di Santa Rosa, patrona di Viterbo, e dove abbiamo potuto vedere i modellini ed un video della Macchina di Santa Rosa, alta circa 30 metri e pesante circa 51 quintali che culmina con la statua della Santa, e che ogni sera del 3 settembre viene sollevata e portata in processione a spalle per le vie della città da oltre un centinaio di uomini detti "Facchini". Tutta la visita è stata molto emozionante e resa ancora più interessante dalla passione e devozione che traspare dalle parole della guida. Personalmente la consiglio vivamente!

Federico Bassini (Fex)

Ci tenevo a recensire questo luogo i. Quanto oggi abbiamo avuto la fortuna di incontrare Bruno, un curatore ( o un volontario) che pazientemente ci ha accompagnato lungo le sale del monastero e raccontato la magnifica storia di Santa Rosa.

Abbiam avvertito veramente tanta passione.

Nell’ultima sala abbiam conosciuto anche uno dei facchini (Enrico) della Macchina di Santa Rosa che ci ha spiegato come funziona la festa con grande passione.

Ecco consiglio a tutti di passare dalla chiesa, credenti o no, a vedere il corpo di Santa Rosa anche solo per aver la possibilità di conosce persone accoglienti ed appassionate.

Dada Dada

Non si può non visitare il monastero.
Grazie alle suore e grazie ai volontari che ci hanno accolto benissimo.
Massimo (volontario) trasmette tutta la devozione che hanno i viterbesi verso la loro Santa.
Complimenti avanti sempre così e non cambiate mai.
La vostra passione è contagiosa.
È una visita che consiglio. (ingresso libero)