Comunità Ebraica di Torino - Torino, Città Metropolitana di Torino

Indirizzo: Piazzetta Primo Levi, 12, 10125 Torino TO, Italia.
Telefono: 011658585.
Sito web: torinoebraica.it.
Specialità: Sinagoga, Biblioteca.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 54 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.5/5.

Posizione di Comunità Ebraica di Torino

La Comunità Ebraica di Torino es una comunidad judía situada en el corazón de Turín, Italia. Su dirección es Indirizzo: Piazzetta Primo Levi, 12, 10125 Torino TO, Italia. y su teléfono de contacto es Telefono: 011658585. También pueden encontrarlos en línea en su sitio web Sito web: torinoebraica.it.

La Comunità Ebraica di Torino es conocida por su impresionante Specialità: Sinagoga, que es un ejemplo magnífico de la arquitectura judía en Italia. Además, la comunidad alberga una Specialità: Biblioteca que contiene una gran cantidad de libros y recursos sobre la historia y la cultura judía.

Esta comunidad es accesible para personas con movilidad reducida, lo que significa que todo el mundo puede disfrutar de sus instalaciones y eventos. También ofrecen una variedad de programas y actividades para miembros y visitantes por igual.

La Comunità Ebraica di Torino tiene una sólida reputación en línea, con Opinioni: Questa azienda ha 54 recensioni su Google My Business. y una Media delle opinioni: 4.5/5. La gente elogia la comunidad por su calidez y su compromiso con la preservación de la historia y la cultura judía.

Si estás interesado en aprender más sobre la cultura y la historia judía, te recomendamos encarecidamente que visites la Comunità Ebraica di Torino. Puedes encontrar más información en su sitio web y contactarlos por teléfono para obtener detalles sobre sus programas y eventos actuales. No dudes en visitarlos y experimentar su rica cultura y tradición por ti mismo.

Recensioni di Comunità Ebraica di Torino

Comunità Ebraica di Torino - Torino, Città Metropolitana di Torino
marty mitch
5/5

Purtroppo la sinagoga era chiusa, ma già da fuori, in Piazza Primo Levi, a pochi passi da Porta Nuova, è possibile amminarne la bellezza. Costruita in stile moresco e progettata dall'architetto Enrico Petini.

Comunità Ebraica di Torino - Torino, Città Metropolitana di Torino
Irma Macchia
5/5

Domenica 18 settembre era la giornata della cultura ebraica, con visita guidata alle sinagoghe di Torino. Al plurale perché sotto quella principale (ricostruita dopo i bombardamenti), ce n'è un'altra più piccola ma deliziosa, ricavata degli anni '70 dal locale cottura dei pani azzimi e con arredi del 1700 provenienti dalla sinagoga di Chieri

Comunità Ebraica di Torino - Torino, Città Metropolitana di Torino
Andrea R.
5/5

Camminando per le strade di Torino mi sono imbattuto involontariamente in questa Sinagoga che, nella sua immensità, spicca tra gli edifici circostanti. Devo dire che è molto bella esternamente, curata in ogni minimo dettagli. Gran bella scoperta. Vale la pena passarci e vederla.

Comunità Ebraica di Torino - Torino, Città Metropolitana di Torino
Marisa Fantino
5/5

Tour che ha ripercorso i luoghi emblematici della comunità piemontese e la cultura ebraica. Nello specifico il percorso ha interessato le vicende che hanno coinvolto l'Università di Torino nell'epurazione dei docenti di origine ebraica oltre ai simboli principali di tale cultura come la Sinagoga (non accessibile) e il quartiere ebraico.

Comunità Ebraica di Torino - Torino, Città Metropolitana di Torino
Dario Milanese
5/5

È il principale luogo di culto della comunità ebraica torinese, una delle più grandi d'Italia, che riunisce sotto di essa quasi tutte le altre sezioni piemontesi.
In stile orientale e neo-moresco (come la sinagoga di Budapest), si presenta all'esterno monumentalmente con pianta rettangolare angolata da quattro torrioni alti 27 metri a loro volta sormontati da cupole a cipolla.
L'edificio fu costruito tra il 1880 e il 1884 su un progetto dell'architetto Pettiti, dopo che un precedente studio di Antonelli si prospettava troppo grandioso per gli eccessivi costi dell'opera. Fu ristrutturato dopo un bombardamento della seconda guerra mondiale, senza recuperare le innumerevoli decorazioni interne andate perdute.
L'aula più grande ha una dimensione di 35 x 22 x 16 metri e contiene sino a 1400 persone. I loggioni sono presenti su due pareti, mentre il matroneo è disposto su tre lati al piano superiore. Era usata originariamente e dopo il primo lockdown per mantenere le distanze. Al piano inferiore si trovano due stanze più piccole costruite una cinquantina di anni fa, una sala di incontri e un piccolo tempio di rito italiano e in stile barocco con la forma ad anfiteatro caratteristica dell'epoca precedente l'emancipazione. Si trova qui aron settecentesco in legno le cui antine furono dipinte di nero dopo la morte di Carlo Alberto di Savoia che l'anno precedente liberalizzò il culto ebraico (1848).
La visita alla Sinagoga è più facilmente organizzabile per i gruppi e previa prenotazione. Il responsabile delle attività culturali Baruch Lampronti ci ha condotti attraverso una visita molto puntuale e piacevole.
Nei pressi è collocata una scuola ebraica.

Comunità Ebraica di Torino - Torino, Città Metropolitana di Torino
Robs Antonini
5/5

Quando l'ho vista da lontano sono rimasta folgorata, dalle foto non rende l'altezza e la bellezza ?

Comunità Ebraica di Torino - Torino, Città Metropolitana di Torino
Alberto Gozzelino
5/5

Di sinagoghe in realtà ce ne sono due!

Comunità Ebraica di Torino - Torino, Città Metropolitana di Torino
Giorgio Ricciotti
5/5

Nel 1848 gli ebrei ottennero l'emancipazione. Nel 1861, per festeggiare questo nuovo status di vita (prima erano confinati nel ghetto) decisero di far erigere una nuova sinagoga di grandi proporzioni, che fosse degna del ruolo di Torino, allora capitale del Regno d'Italia. Come progettista venne scelto Alessandro Antonelli, che ideò l'attuale Mole Antonelliana. Ben presto però le dimensioni e i costi del futuro Tempio divennero troppo elevati, così la comunità decise di vendere la struttura al comune di Torino e di costruire un'altra sinagoga di dimensioni più piccole, affidando il progetto all'architetto Enrico Petiti.
Il 16 febbraio 1884, dopo quattro anni di lavoro, la nuova sinagoga venne inaugurata.
Enrico Petitti progettò una struttura di dimensioni massicce a pianta rettangolare. Ai quattro angoli si ergono quattro grandi torrioni alti 27 metri sormontati da cupole a cipolla. Come nel caso di molte altre sinagoghe dell'epoca, lo stile neo-moresco fu scelto per distinguere il tempio dagli altri edifici religiosi della città. Al suo interno la sinagoga presenta un'ampia sala lunga 35 metri, alta 16 e larga 22. Il matroneo posto al primo piano percorre il tempio su tre lati. La spaziosa sala, capace di contenere 1400 persone, era ricca di decorazioni, con un soffitto a cassettoni.
Il 20 novembre 1942, durante un bombardamento, il tempio fu colpito da uno spezzone incendiario. I danni agli arredi e alle decorazioni furono ingentissimi; si salvarono solo le strutture murarie. Dopo i primi interventi di consolidamento nel settembre 1945, l'interno fu ricostruito e ridecorato nel 1949.
Il Tempio, oggi sproporzionato rispetto alle dimensioni della comunità, viene usato solo in occasione delle festività più importanti.
Nei sotterranei del Tempio si trovano due piccole sinagoghe, che sono usate per le funzioni giornaliere. Furono realizzate nel 1972, su progetto degli architetti Giorgio Olivetti e Giuseppe Rosenthal.
Il primo tempietto, di rito italiano, è a forma di anfiteatro. Fu ricavato in locali prima adibiti alla cottura delle azzime. Le pareti furono lasciate grezze, con mattoni a vista. Gli arredi sacri (Aron e Tevàh), in stile barocco, provengono dalla sinagoga di Chieri e sono di notevole fattura.
Il secondo tempietto, più piccolo, è diviso con un muretto di mattoni da una sala di preghiera. In questa sala davanti ad un pregevole aron in legno sono presenti sei file di banchi. L'aron settecentesco proviene da una sinagoga di rito tedesco, che si trovava nell'allora ghetto nuovo. Nel 1849 fu dipinto di nero in segno di lutto in seguito alla morte di Carlo Alberto di Savoia, colui che firmò il decreto in cui si liberalizzava la religione ebraica. Fu successivamente trasferito nella vecchia casa di riposo di piazza Santa Giulia, dove rimase fino al 1963. Sulle piccole due ante sono riprodotte immagini dorate che ricordano Gerusalemme.

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