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Chiesa del martirio di San Paolo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Indirizzo: Via di Acque Salvie, 1, 00142 Roma RM, Italia.
Telefono: 065401655.
Sito web: abbaziatrefontane.it
Specialità: Chiesa cattolica, Attrazione turistica.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle, Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 200 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.7/5.
📌 Posizione di Chiesa del martirio di San Paolo
⏰ Orario di apertura di Chiesa del martirio di San Paolo
- Lunedì: 07:30–20
- Martedì: 07:30–20
- Mercoledì: 07:30–20
- Giovedì: 07:30–20
- Venerdì: 07:30–20
- Sabato: 07:30–20
- Domenica: 07:30–20
Assolutamente Ecco una presentazione dettagliata della Chiesa del Martirio di San Paolo, formattata in
👍 Recensioni di Chiesa del martirio di San Paolo
Roberto C.
Ovviamente come reperto architettonico è un semplice moncone di colonna, come reperto archeologico non è una colonna particolarmente significativo ma come reliquia sacra è di inestimabile valore e andrebbe valorizzata intensamente anche durante i pellegrinaggi che si svolgono in questo luogo mistico e meraviglioso. Nella chiesa di San Paolo -la più antica delle tre del santuario che ha origini nel V secolo anche se oggi noi ammiriamo la superba versione versione di fine 1500 del Della Porta - nella parte di destra, vicino alla prima edicola e protetta da una cancellata, in un angolo si trova la colonna alla quale la tradizione vuole che S. Paolo sia stato legato per subire il martirio e che è giunta a noi un po' come altre colonne più famose come quella del martirio di Santa Bibiana (nella omonima chiesa e con la gabbia realizzata dal Bernini, NdR) o la colonna scellerata nella chiesa di San Vito vicino all'arco di Galieno per non dimenticare quelle dipinte nella chiesa di Santo Stefano Rotondo. E' un angolo molto suggestivo della chiesa che di suo è veramente impressionante in termini di bellezza e di suggestione. Visto che ci state date un'occhiata alle tre edicole e al bel mosaico romano che le precede. La visita a questo complesso sacro è un must per turisti e per devoti: quando sarete qui prestate attenzione anche a questo angolo di fede. Utili info? Allora lasciate un like e guardate le altre recensioni fatte.
F B.
Cosa dire? Per chi ama le lettere di San Paolo, ma per la storia del Cristianesimo, e per tutto il significato di questo luogo, non si può non venire.
Per me soggettivamente molto emozionante.
Il cammino di San Paolo e la colonna sono forse solo reliquie passate. Ma da Cristiani bisognerebbe sentirsi degni di questo cammino
Giorgio A. S.
Ci sono passato durante una breve vacanza di passaggio per Roma. È una bella chiesa in stile barocco dove sono presenti diverse composizioni marmore e alcuni dipinti manieristici o di fine periodo rinascimentale che ricordano il martirio di San Paolo. Merita sicuramente una breve visita.
Gino P.
Chiesa immersa in un luogo di grande spiritualità. All'interno c'è una bellissima copia della Crocifissione di San Pietro. L'originale tela di Guido Reni è ai musei vaticani. In questo luogo una colonna protetta da un'inferriata segna il punto dove San Paolo venne decapitato. La base dove poggiò la testa fu donata secoli fa a Malta. Nei punti dove la testa rimbalzò sul terreno tre volte, sgorgarono delle polle di acqua, che oggi sono tre nicchie. Fino agli anni '50 l'acqua veniva bevuta.
Qui spesso ho meditato durante la scrittura dei miei libri dedicati alle Apparizioni Mariane: 'Medjugorje, i Segreti rivelati' e 'Medjugorje, la Via della Redenzione', disponibili su amazon.
Augusto D.
La chiesa risiede nel posto in cui l'apostolo Paolo fu morto e decapitato. La storia che si racconta è che dopo la decapitazione la sua testa, cadendo a terra, rimbalzò tre volte e da quei tre punti scatorirono tre sorgenti d'acqua. Quest'acqua, per molto tempo fu distribuita ai fedeli, tenuta come miracolosa finché il flusso non venne chiuso nel 1950, a causa dell'inquinamento.
Iunio M. C.
Luogo in cui avvenne il martirio di San Paolo, la testa recisa toccò il suolo per tre volte e ogni volta sorse una fontana. Su di esse sorge la chiesa memoria del martirio del Santo.
Stefano M.
La Chiesa del Martirio di S. Paolo è all’interno del Complesso abbaziale delle Tre Fontane, Via di Acque Salvie, nel Q.XX Ardeatino, in Roma.
Per arrivare a questo luogo sacro, si deve percorrere, il Viale del Martirio di San Paolo, una stretta strada alberata con una parte dell’ultimo tratto lastricato con basolato (opportunamente transennato) che rende il tragitto ancora più suggestivo.
Questo edificio di culto è il luogo più spirituale del Complesso, fu commissionato alla fine del XVI secolo dal Cardinale Aldobrandini, ed eseguita dal grande architetto Giacomo della Porta, il luogo fu scelto, poiché la tradizione indica che è qui che nel 67 d.C., durante le persecuzioni di Nerone, venne decapitato San Paolo e dove miracolosamente sgorgarono tre fonti, nei punti dove rotolò la testa del Santo.
Al piccolo sagrato lo spazio consacrato davanti alla facciata si accedeva salendo due gradini, ora è stata posta una piccola rampa per consentire la fruibilità alle persone con ridotta mobilità
La Facciata si presenta su un ordine, con due lesene per lato, che inquadrano un monumentale portale ligneo, incorniciato, architravato e con un frontone triangolare.
Sopra il frontone del portale è posta una targa marmorea sagomata, con la seguente iscrizione in latino:
S. PAVLI APOSTOLI
MARTYRII LOCVS
VBI TRES FONTES
MIRABILITER ERVPERVNT
In Italiano:
Luogo del martirio dell’Apostolo S. Paolo, dove tre fonti sgorgarono miracolosamente.
A coronamento della facciata è posto un frontone triangolare dove alle estremità si trovano le statue di San Paolo e San Pietro.
Entrando nella chiesa, ai lati del vestibolo sono presenti due grandi altorilievi che rappresentano il martirio subito dai Santi Pietro e Paolo, purtroppo le opere sono in parte mutilate, vi si trova anche una parte del pavimento cosmatesco dell’edificio preesistente al XVI secolo, la pianta della chiesa è a navata unica trasversale con alle estremità due altari, dedicati ai Santi Pietro e Paolo.
Al centro della navata è presente sul pavimento una bella opera musiva dell’antica Roma (II secolo d.C.) la quale rappresenta le quattro stagioni, fu ritrovata a Ostia antica e donata dal Papa Pio IX alla chiesa.
Lungo la navata dove si trovano le tre fonti, sono state poi realizzate altrettante suggestive edicole con colonne di marmo nero venato e con capitelli corinzi, sugli altari spicca un bassorilievo che rappresenta la testa decapita del Santo.
Sull’estremità destra della navata, opportunamente protetta da una inferriata, si trova un moncone dell’antica colonna dove, secondo la tradizione, sarebbe avvenuta la decapitazione del Santo.
don R. F.
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