Abbazia di Santa Fede - Cavagnolo, Città Metropolitana di Torino

Fabio Casalini

Abbazia di Santa Fede, Cavagnolo (TO) - particolari della facciata

Non esistono documenti antichi che attestano la fondazione dell'abbazia intitolata a santa Fede, una giovane vergine francese martirizzata ad Agen sotto Diocleziano nel 303.
È stato ipotizzato che la sua costruzione risalga a circa la metà del XII secolo e che essa sia nata come filiazione diretta della importante abbazia benedettina di Sainte-Foy-de-Conques in Alvernia.
Nonostante i rimaneggiamenti subiti, la chiesa ha conservato numerose suggestioni romaniche: le sculture che ornano la facciata, le strutture che compongono le navate della chiesa e la bicromia del materiale impiegato tipica del romanico in terra di Monferrato.

Claudio Rho

Molto ben tenuto. Chiesa molto bella e luogo mistico che risale a circa 900 anni fa. Una guida vocale illustra tutte le particolarità interne ed esterne. C'è anche una piccola rivendita di prodotti locali. Una piacevole gita per scoprire il romanico piemontese.

Franco Varetto

L'abbazia di Santa Fede è un complesso religioso situato nel territorio comunale di Cavagnolo, in provincia di Torino. L'antica chiesa abbaziale, con le eleganze romaniche che si sono conservate nel tempo, presenta un particolare interesse artistico. Risale alla metà del XXII secolo. (Wikipedia). Da visitare assolutamente. Molte sono le abbazie romaniche in Piemonte.

Maria Grazia Anelli

Nel comune di Cavagnolo l’abbazia compare dal 1164 nel priorato di S Fede concesso da Federico Barbarossa allo zio Guglielmo il Vecchio Di stile tardo romanico nel ‘500 diventa chiesa campestre e cimiteriale. Chiesa a tre navate con una sola abside è costituita da blocchi di pietra muraria e mattoni. La facciata presenta un magnifico portale d’ingresso sovrastato da una bifora. Bellissimo i capitelli antropomorfi dell’interno scolpiti a tema vegetale, animale e teste umane. Un’una navata laterale bellissimo affresco della Vergine Maria in trono col bambino e due santi. Utilissima e lodevole la voce narrante all’Interno che fa da guida al visitatore. Complimenti!!! Curiosità: all’esterno della facciata sulla sinistra verso il basso compare la scritta relativa a un certo Priore di nome Rolando. Andare a visitarla è un ulteriore arricchimento dell’ itinerario “Rete Romanica di Collina”

Livio Olivero

È un posto semplice e magnifico. Come calarsi in Narciso e Boccadoro di Herman Hesse. Una abbazia, solo la Chiesa, in mezzo al verde. Semplice lo stile, i cistercensi insegnano. Bello a settembre, meglio ad aprile, il sole che cala tra le colline. Un venticello di profumi e pace.
Dentro è spoglio, ti immergi in un medioevo vero. Ti senti parte di un tempo passato. Capitelli uno diverso dall’altro. Una via crucis alle pareti, spartana e consumata dal tempo. Un solo affresco del 1500 neanche firmato neanche presentato: la Madonna e San Tommaso d’Aquino e l’altro non so. Spoglio l’altare. Luce soffusa. Cerchi pace? Qui la trovi, anche sotto l’albero secolare che da fuori porta la sua ombra a pellegrini moderni e distratti. Non parlarne troppo in giro, lascia che in pochi ci passino e sognino.

Alessandro Fraire

Bell'esempio di romanico piemontese. Ottima l'audio guida che illustra in modo semplice e chiaro le caratteristiche dell'architettura della chiesa. Da visitare.

Stefano Masnaghetti

Costruita probabilmente attorno alla metà del XII Secolo, l'Abbazia di Santa Fede è forse la più importante testimonianza del romanico astigiano. Se l'interno della vicina Chiesa di San Secondo è più ricco di capitelli scultorei, il resto dell'edificio è impareggiabile.

La ricchezza policroma della Santa Fede è quella tipica delle chiese medievali piemontesi, col rosso dei mattoni e il bianco della pietra arenaria a confrontarsi e infine fondersi in armonia. Ma il vero tesoro è rappresentato dal portale d'ingresso, le cui tre paia di semicolonne incastonano una lunetta dai raffinatissimi intrecci scultorei, compreso un Cristo Pantocratore raffigurato all'interno della classica mandorla; tutt'intorno è un tripudio di figure stilizzate, animali, angeli, uomini ed esseri mitologici.

L'abbazia ha pure un'interessante storia alle spalle, tutta da scoprire. Insomma, la visita è imperdibile.

Antonio Maspoli

Il romanico è molto diffuso in questa zona. Santa Fede è uno splendido esempio. Da qualche anno alcune suore gestiscono le visite assicurando accoglienza ed apertura. Vale la pena fare una visita!