Area Archeologica di Veio - Santuario Etrusco dell'Apollo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

Indirizzo: Via Riserva Campetti, 00123 Roma RM, Italia.
Telefono: 0630890116.

Specialità: Sito archeologico, Attrazione turistica.

Opinioni: Questa azienda ha 132 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.2/5.

Posizione di Area Archeologica di Veio - Santuario Etrusco dell'Apollo

L'Area Archeologica di Veio - Santuario Etrusco dell'Apollo è una destinazione imperdibile per gli appassionati di archeologia ed attrazione turistica di grande interesse. Situata a Roma, in Via Riserva Campetti, 00123, questa zona archeologica ospita il famoso santuario etrusco dedicato ad Apollo.

Il sito è facilmente raggiungibile ed offre un'esperienza unica alla scoperta della cultura etrusca e della storia antica. Potrai ammirare i resti del tempio, le statue e le iscrizioni, nonché i paesaggi naturali che circondano il santuario.

Le caratteristiche del Santuario Etrusco dell'Apollo includono:

Resti del tempio di Apollo, con colonne e capitelli in tufo
Statue e iscrizioni etrusche
Panorami mozzafiato della campagna romana
Sentieri escursionistici per esplorare l'area circostante

Il sito archeologico è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10:00 alle 16:00. Il costo del biglietto è di €6 per gli adulti e €3 per i bambini (6-18 anni). Il parcheggio è disponibile nelle vicinanze.

Il sito offre anche una ricca informazione per i visitatori, tra cui guide audio, pannelli informativi e materiale didattico per bambini. Inoltre, sono disponibili visite guidate su richiesta.

Opinioni dei visitatori su Google My Business sono positive, con una media di 4.2/5 basata su 132 recensioni. I visitatori apprezzano la bellezza del sito, la sua importanza storica e culturale, nonché la cortesia e la professionalità del personale.

Recensioni di Area Archeologica di Veio - Santuario Etrusco dell'Apollo

Area Archeologica di Veio - Santuario Etrusco dell'Apollo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Barny Laurenti
5/5

Non sapevo, lo giuro, di avere una delle più antiche città dell'Etruria, nonchè quella che più ha resistito all'avanzata di Roma, a 2 passi da casa. Mi sono trasferito in zona da poco più di 8 mesi (anche se ho abitato a non più di 5-6 km da qui per 30 anni) ma solo in questi giorni sono venuto a conoscenza di questo incantevole posto dotato anche di un ruscello con annessa cascata. Tutto molto bello ed il giro lungo il percorso intorno alla città ha avuto un che di magico con un panorama unico. Entusiasta.

Area Archeologica di Veio - Santuario Etrusco dell'Apollo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Roberto Cecchini
5/5

Non c'è il tempio di Apollo ma come ben spiegato dai pannelli il tempio di Minerva (anzi di Menerva). In realtà c'è poco da vedere se non il basamento e la prospettiva data dalla struttura che è stata tirata su per riproporre le dimensioni e mostrare una ricostruzione dei pezzi che sono stati trovati interrati e ora sono esposti al museo Etrusco di Villa Giulia (museo imperdibile che ospita reperti unici e quelli provenienti da questo luogo sono meravigliosi). Sito molto interessante che si completa con l'altare sacrificale e la strada romana. Peccato sia aperto solo per iniziativa dei volontari. Merita di essere valorizzato perché da qui prende nome il parco che lo ospita. Guardate le foto e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto.

Area Archeologica di Veio - Santuario Etrusco dell'Apollo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Saverio Ciotoli
5/5

Area archeologica Etrusca in un bel contesto naturalistico, il parco di Veio. Posto ideale per passeggiate e trekking soft

Area Archeologica di Veio - Santuario Etrusco dell'Apollo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Maristella Addante
5/5

Luogo suggestivo sia dal punto di vista naturalistico che archeologico. Ci sono paesaggi stupendi e ci si può imbattere in tombe etrusche perfettamente conservate. Consigliato anche per chi ama la mountain bike ma è abbastanza esperto.

Area Archeologica di Veio - Santuario Etrusco dell'Apollo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Lorenzo Pecchioni
3/5

Domenica mattina. L'area del santuario di Apollo è inaccessibile per motivi che mi sento di poter definire "discutibili", e non mi pare che la chiusura sia segnalata né sul sito del parco, né su quello del ministero, né su google, i quali al contrario dichiarano piena apertura.
Una situazione paradossale, già riscontrata per altre aree d’interesse archeologico.

Tuttavia, dopo l’iniziale delusione e dopo aver visitato il parco sovrastante (quasi desertico), ci capacitiamo che oggi il sito sarebbe stato aperto soltanto per noi. Penso quindi che pretendere l'accesso, oltretutto in pieno agosto, significherebbe andare contro l’evidenza dell’attualità storica.
Non noi, e forse nessuno, può far molto di significativo in tal senso, tantomeno giudicare.

...Veio, luogo maestosamente rarefatto, magico e un po' sinistro: non è giunto ancora il momento ma l’Etrusco sopravvive sotto le ceneri, sotto la terra ricca di fossili ironici, al centro fantasmatico di un paesaggio che custodisce possibilità.

Area Archeologica di Veio - Santuario Etrusco dell'Apollo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Vania Bruno
5/5

15.000 ettari di storia e natura, il Parco di Veio offre sempre diverse possibilità per i gusti più differenti. Il ponte Sodo è da non perdere: opera ciclopica di 2600 anni, capolavoro dell'ingegneria etrusca. Il santuario di Apollo è meraviglioso, suggestiva è la Tomba Campana e la sua storia, come lo è la Tomba del Principe di Monte Michele. Per i più avventurosi, da non perdere la Spezieria e l'acquedotto etrusco che sfocia nella romantica cascata di Fosso degli Olmetti. Passeggiata non troppo tecnica, ma ricca di suggestivi scorci.

Area Archeologica di Veio - Santuario Etrusco dell'Apollo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Iunio Marcello Clementi
4/5

Uno dei luoghi più importanti e suggestivi della Etruscologia.

L’antica città etrusca di Veio sorgeva su un altopiano di forma triangolare, cui si raccordava nel lato sull’acropoli di Piazza d’Armi, lambito da due fiumi, il Fosso della Mola e il Cremera, affluente del Tevere. Nuclei abitativi costituiti da capanne sono presenti sul pianoro già nell’età del Bronzo e in epoca villanoviana (inizi IX secolo a.C.). In seguito al crescente sviluppo economico, dovuto al controllo del basso corso del Tevere e allo sfruttamento delle saline sulla riva destra del fiume, come testimoniato dai ritrovamenti di ceramiche di importazione greche, che documentano anche gli intensi traffici di Veio con i commercianti greci, la città si trasforma da un abitato di capanne a un centro urbano con una cinta muraria costituita da blocchi di tufo e un poderoso aggere (bastione di terra con fossato antistante) e con case costruite in muratura (VII-VI secolo a.C.). La vicinanza con Roma (appena 17 chilometri) portò Veio ad un inevitabile scontro per il controllo del territorio, concluso con la conquista definitiva della città da parte di Furio Camillo nel 396 a.C. Il territorio fu quindi annesso allo stato romano, ed organizzato con una serie di piccole fattorie e ville rustiche. Dopo un periodo di abbandono, sotto Cesare fu creata una colonia, trasformata da Augusto in municipio con imponenti edifici. In seguito però il territorio veiente fu nuovamente abbandonato, forse già dal II secolo d.C., fino all’epoca medievale, quando nascerà il borgo di Isola Farnese. Intorno alla città si trovano numerose necropoli, con tombe a tumulo e a camera che hanno restituito importanti corredi funerari; tra queste vanno ricordate la tomba delle Anatre, che costituisce la più antica tomba etrusca con pitture parietali (secondo quarto VII secolo a.C.) e la tomba Campana (fine VII secolo a.C.), decorata con animali e motivi vegetali e con figure di cavalieri accompagnati da personaggi a piedi o animali fantastici.

Il santuario di Portonaccio è il più importante santuario della città, situato al di fuori del nucleo urbano e dedicato alla dea Menerva. Il ritrovamento della famosa statua di terracotta, posta sulla sommità del tetto del tempio e raffigurante Apollo (ora conservata a Villa Giulia), ha erroneamente fatto attribuire il santuario ad Apollo.
Il complesso, recintato da un muro di confine (temenos) si compone di un tempio con una piscina annessa utilizzata per scopi rituali, e di una piazza, dove venivano probabilmente collocati gli ex-voto offerti dai fedeli, con una larga piattaforma quadrangolare al centro della quale era un altare quadrato. Il tempio era a tre celle o a cella unica con colonnati laterali, e presentava una ricca decorazione in terracotta composta da lastre di rivestimento, antefisse con teste di Gorgoni e di menadi, e da statue acroteriali poste sulla sommità del tetto, tra cui quella di Apollo. La decorazione è databile alla fine del VI secolo a.C., ed è attribuita alla bottega di Vulca, artista etrusco autore anche della decorazione del tempio di Giove Capitolino sul Campidoglio al tempo di Tarquinio il Superbo (509 a.C.). L’altro importante santuario di Veio è quello di Campetti, dedicato alla divinità infera Veii, eponima della città, da identificare forse con Demetra.

Area Archeologica di Veio - Santuario Etrusco dell'Apollo - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Enrico Manna
3/5

Dal punto di vista naturalistico, nulla da dire. Carenza assoluta di indicazioni, sia per orientarsi sia per arrivare sia sugli orari. Arrivato sul posto, tutto chiuso (di sabato!) La stradina per arrivare al parcheggio è disastrosa, già a rischio rottura coppa dell'olio per le auto, in moto (si esistono anche le motociclette) si rischia di cadere ogni 2 metri.

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