Tempio di Minerva Medica - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

Roberto Cecchini

Fermi tutti. Era e resta un must e dovete assolutamente vedere questa meraviglia. Non importa se solo da fuori o solo di passaggio, è un gioiello di architettura antica unico nel suo genere e ancora magnifico da vedere nonostante crolli, predazioni e incuria ne abbiano compromesso la complessità. Saluta solo parzialmente i viaggiatori che passano per la stazione termini (che vedono solo la parte superiore) ma è da via Giolitti che regala il meglio seppure il lato verso i binari sia quello più bello, con la presenza di una ulteriore lunetta a supportare e impreziosire la pianta a fiore di questa struttura. Fugato ogni dubbio sul fatto che non sia un tempio e meno che mai sia dedicato a Minerva se osservato dall'interno da idea di quanto sia enorme (la terza cupola romana dopo Pantheon e Terme) ma guardando dalla cancellata vicino ai binari - fare attenzione a stare comunque tra transenna e cancello) consente di avere idea degli spazi anche dall'esterno.... Quindi deviate i vostri percorsi e venite a vederlo, vi serviranno pochi minuti per poter aggiungere una perla rara al vostro diario di viaggio. Tra l'altro il fatto che fosse una struttura di rappresentanza di rango imperiale è testimoniato anche dalla presenza dei resti del sistema di riscaldamento pavimentale ancora visibile. Resti delle statue rinvenuti sono esposti alla centrale Montemartini. Imperdibile. Solo pochi passi più avanti un altro gioiello dove ha messo le mani anche Bernini (la Chiesa di Santa Bibiana). Guardate le foto e i video che ho postato e le altre recensioni che ho fatto su Roma e le sue meraviglie e se sono stato utile cliccate su utile e se volete seguitemi

Nicola Manghisi

Nel primo pomeriggio oggi, con la mia compagna, abbiamo visto questa
meravigliosa struttura situata a due passi dalla stazione Termini.
Si narra che abbia ispirato diversi architetti nei secoli passati; tra questi anche il Brunelleschi, pare, si ispirò alla sua cupola per realizzare quella di Santa Maria del Fiore. La preparatissima e simpatica guida di Coopculture ci ha raccontato tante cose riguardanti questo splendido edificio, che non è un tempio, ma una struttura termale o adibita ad eventi.
È stato bello poterlo visitare, anche perché l’ho visto spesso dal treno, quando andavo al lavoro e ritornavo a casa ed avevo messo in conto di visitarlo un giorno, quel giorno e’ arrivato e sono fiero di esserci stato.

In the early afternoon today, with my partner, we saw this
wonderful property located a few steps from Termini station.
It is said that he inspired several architects in past centuries; among these also Brunelleschi, it seems, was inspired by his dome to create that of Santa Maria del Fiore. The knowledgeable and friendly guide of Coopculture told us many things about this beautiful building, which is not a temple, but a thermal building or event.
It was nice to be able to visit it, also because I often saw it from the train, when I went to work and I came home and I had planned to visit it one day, that day he arrived and I’m proud to have been there.

Kristian Scoponi

Un esempio splendido di edificio a pianta centrale. Il sito restaurato certo non "soffre", ma la location e l'impossibilità di visitarlo, se non na dietro le grate lo sminuisce. Percorrendo via Giolitti dopo Santa Bibiana verso Porta Maggiore si scorge questo monumento sublime ma come se non meritasse questo posto. Di sfuggita si può vedere.

Federico Ros

Tempio fantastico che si può vedere all'aperto e che viene anche reso vivo attraverso i vari eventi che vengono fatti lì dentro

Michele Soldovieri

Il tempio di Minerva Medica lo si può notare in treno, quando si sta per raggiungere Roma Termini e sulla sinistra si scorgono gli edifici rossi della ex Direzione delle pensioni di guerra ora sede di Italo poi la monumentale Porta Maggiore ed immediatamente dopo questo edificio dalla struttura circolare coperta da una cupola in parte crollata.
La Via Giolitti condivide due gioielli architettonici, la chiesa di Santa Bibiana ed appunto il Tempio di Minerva Medica, oggi riconosciuto e denominato ninfeo monumentale, incluso negli horti liciniani, in quanto quasi certamente trattavasi non di un tempio bensì di un edificio di residenza e di rappresentanza privata.
Purtroppo, come per la chiesa di Santa Bibiana il luogo dove insiste il tempio, stretto tra la ferrovia e i binari del trenino delle laziali, non rende giustizia a questa opera di grande peegio ed interesse architettonico né agevola la visita al sito. Il tessuto urbanistico degli edifici umbertini circostanti, non distante nella splendida Via Balilla vi è in miniatura un piccolo borgo fatto di case coloratissime, costituisce un tentativo di integrazione dell'antica struttura con il panorama circostante.
Assolutamente da visitare.

Stefano Manzo

Il Tempio di Minerva Medica (IV secolo d.C.) si trova in Via Giolitti nel Rione XV (Esquilino), non lontano dalla Stazione Termini, si tratta di un caratteristico e grande edificio dell’antica ROMA, ubicato nell’area dove erano gli Horti Liciniani.

La pianta è a dieci lati con una superficie di 470 metri quadrati, una grande cupola di 25 metri di diametro, per grandezza la terza della ROMA antica, dopo Pantheon e le Terme di Caracalla, si trattava di un luogo di rappresentanza, dove avvenivano importanti eventi, banchetti e ricevimenti.

Purtroppo come quasi tutti i manufatti della Roma antica, nel corso dei secoli è stato oggetto di selvagge spoliazioni, basti dire che a partire dai pavimenti e poi per le pareti laterali erano presenti dei pregiati marmi e opere musive e varie colonne e lesene con capitelli e molte splendide sculture lo ornavano.

Fra il 1878 e 1879, diverse statue furono recuperate ma seriamente danneggiate, con paziente maestria furono restaurate e una di queste ho avuto modo di ammirarla nel Museo della Centrale Montemartini, si tratta della “Statua di Fanciulla Seduta”.

Giovanni Castiglioni

Splendido tempio a una decina di minuti a piedi dalla stazione Termini. Purtroppo non valorizzato come dovrebbe. Merita certamente una visita anche se è possibile ammirarlo solo a distanza fuori dalla cancellata.

Luca Mancini

Un resto monumentale sorprendente come solo Roma sa offrire! Impossibile accedere ma può non servire... quello che emoziona è scoprire questa mole imponente schiacciato tra i binari quasi a termini e la corsia dei tranvetti da centocelle. A sinistra la metafisica in travertino della casa del ferroviere e a destra ed intorno la più bella architettura residenziale umbertina della nuova capitale.