Tempio di Vespasiano e Tito - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

Roberto Cecchini

Si tratta di un residuo minimo ma doveva rivestire grande prestigio vista la posizione. Anche questo deriva dalla divinizzazione dell'imperatore Vespasiano (morto nel 79 d.C.) e poi di suo figlio (anche se è un altro il figlio che ne ha completato la realizzazione, ovvero Domiziano, visto che dopo due anni anche Tito era morto) e si trova nella parte più alta del foro verso il Campidoglio (qui si affaccia la finestra dell'ufficio del sindaco di Roma). Proprio per la sua posizione, addossato al terrapieno sul quale sorgeva il tabularium, era preceduto da una scala che attraversava le poche colonne che lo precedevano, molto ripida. Restano tre alte colonne ad angolo che sorreggono una porzione di architrave che recano parte di una iscrizione di restauro. Grazie a una serie di documenti storici si è riusciti a risalire alle vicende di restauro e alle vicende alterne di questo rudere che pare versi in queste condizioni da molti secoli.
Ai suoi piedi ciò che resta del Tempio di Saturno e della base della pietra miliare aurea e poco sopra il portico degli Dei consiglieri. Guardate le foto e i video che ho postato e le altre recensioni che ho fatto su Roma e le sue meraviglie e se sono stato utile cliccate su utile, lasciando un like.

iLorem Photography

Il Tempio di Vespasiano nel Foro Romano è un luogo affascinante che trasporta i visitatori indietro nel tempo. ?️ Situato tra le antiche rovine, questo tempio offre una vista suggestiva delle colonne e degli archi illuminati di notte, creando un’atmosfera magica. ? Perfetto per gli appassionati di storia e fotografia, il Tempio di Vespasiano è un esempio straordinario dell’architettura romana. ? Consiglio di visitare di sera per apprezzare al meglio l’illuminazione e la tranquillità del sito. Un’esperienza imperdibile per chi desidera immergersi nella storia antica di Roma.

daniele pedroni

Il tempio del Divo Vespasiano, o tempio di Vespasiano e Tito, è un tempio situato a Roma, ai piedi del Campidoglio verso il Foro Romano e dedicato all'imperatore Vespasiano, divinizzato dopo la sua morte (23 giugno 79).
La trabeazione ricomposta nel Tabularium (Musei Capitolini)
Il tempio fu iniziato sotto Tito e completato da Domiziano; viene citato per la prima volta dalle fonti antiche nell'87.
La dedica originaria si riferisce al solo Vespasiano, nonostante il suo completamento sia avvenuto dopo la morte del figlio e successore Tito, che pure venne divinizzato come divus Titus.
L'iscrizione, ora in parte perduta, fu copiata per intero nell'VIII secolo dal pellegrino detto "anonimo di Einsiedeln" e si riferisce ad un restauro di epoca severiana . Il restauro severiano dovette essere piuttosto limitato, poiché la maggior parte degli elementi superstiti risalgono all'epoca flavia anteriore.
Un nuovo restauro, citato dalle fonti, avvenne all'epoca di Caracalla; venne in seguito dedicato anche a Tito e raggiunse il suo aspetto finale solo all'epoca di Diocleziano.
Da una veduta di Domenico Ghirlandaio, si può riconoscere che già agli inizi del XVI secolo l'edificio si conservava in condizioni simili alle attuali, con le sole tre colonne dell'angolo destro della facciata ancora in piedi.
Nel XIX secolo il progressivo interramento aveva quasi raggiunto i capitelli delle tre colonne rimaste, quando gli scavi del 1811, sotto la direzione del Valadier, provvidero a liberare i resti dell'edificio, permettendo il recupero dei frammenti della trabeazione ora ricomposti all'interno della galleria del Tabularium (accessibile dai Musei Capitolini).
Fu solo grazie all'archeologo Luigi Canina, che tra il XIX e XX secolo collegò la citazione copiata dall' "anonimo di Einsiedeln" con i resti, che questi vennero identificati con certezza con l'antico Tempio di Vespasiano.

Fulvio D'Amico

La Roma imperiale deve essere vista nella sua realtà, passo dopo passo sul selciato romano, immaginandoci 2000 anni prima … Emozionante!

Stefano Manzo

Il Tempio di Vespasiano e Tito (I secolo d.C.) si trova al Foro Romano, sorge a ridosso del suggestivo Tabularium, dove si appoggia il suo basamento di cemento, rivestito di travertino.

L’edificio era di forma rettangolare e aveva delle dimensioni ragguardevoli 33 metri per 22, vi si accedeva tramite una scalinata sul lato anteriore ed era delimitato da un portico su tre lati, le colonne con capitelli corinzi erano alte oltre 15 metri e con un diametro di oltre 1,5, il tutto coperto da un tetto a capanna.

All’interno erano poste le due statue degli imperatoti Vespasiano (9-79 d.C.) e suo figlio Tito, entrambi divinizzati.

Oggi sono visibili solo tre colonne d’angolo, con i capitelli che sorreggono un frammento di trabeazione, dove si legge una iscrizione in latino e dove sono visibili bassorilievi che rappresentano degli strumenti sacrificali.

Una parte della trabeazione (ricomposta) si trova nel Palazzo del Tabulatium (Musei Capitolini).

Gianluca Pica

Ecco un esempio di come nel Foro Romano bastano un paio di colonne, o qualche frammento marmoreo, per aprire un mondo! Come guida turistica locale mi piace soffermarmi su questi particolari, per dare così modo ai turisti di comprendere quanto numerosi potessero essere gli edifici presenti nel cuore politico dell'Urbe di un tempo.
Ciò che rimane qui oggi, infatti, è la memoria storica del Tempio del Divo Vespasiano (forse dedicato anche al figlio Tito), un edificio di culto dedicato ad un imperatore divinizzato post mortem (come stava diventando consuetudine a Roma). La cosa interessante è che sappiamo con certezza a chi fosse dedicato il tempio soprattutto grazie alle informazioni ricavate da un pellegrino dell'VIII secolo d.C. che qui, in quest'area, ritrovò un'epigrafe oggi praticamente scomparsa, su cui vi era indicato a chi era, appunto, dedicato il tempio di cui oggi rimane ben poco. Magnifico!

Giuseppe Tomaselli

Stupendo.

Mattia Gualandris

Il tempio del Divo Vespasiano, o tempio di Vespasiano e Tito, è un tempio situato a Roma, ai piedi del Campidoglio verso il Foro Romano e dedicato all'imperatore Vespasiano, divinizzato dopo la sua morte.
Il tempio fu iniziato sotto Tito e completato da Domiziano; viene citato per la prima volta dalle fonti antiche nell'87.
La dedica originaria si riferisce al solo Vespasiano, nonostante il suo completamento sia avvenuto dopo la morte del figlio e successore Tito, che pure venne divinizzato come divus Titus.