Monastero delle oblate di Santa Francesca Romana - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

Romualdo Cordelli

Due volte l'anno il Monastero delle Oblate di Santa Francesca Romana apre le porte ai visitatori. Sito ai piedi del Campidoglio, fu fondato nel 1433 e conciliava ideali monastici con valori laici perché le oblate pur essendo in clausura erano in contatto col mondo esterno per compiere le loro attività di carità. Tra di loro molte erano le donne che appartenevano alle famiglie nobili romane.
Il monastero così acquistò importanza e si ingrandì nel tempo fino a comprendere anche la Tor de' Specchi, così detta per via delle sue finestre rotonde che riflettevano la luce.
Nell'oratorio vi sono degli affreschi del 400, attribuiti ad Antoniazzo Romano, splendidamente conservati, che rappresentano la vita di Santa Francesca Romana e della società romana del tempo. Sono inoltre presenti delle didascalie nella lingua volgare di allora.
Nel monastero peraltro si continua a preparare l'unguento della Santa, cui si attribuiscono effetti miracolosi.

Roberto Cecchini

Se vi chiedete cosa sia quell'affresco che trovate su Via del Teatro di Marcello, poco prima di arrivare all'ingresso e su un edificio che sembra di origine medievale è presto detto. Si tratta di una originale edicola votiva che di fatto appartiene al Monastero delle oblate del quale questo complesso fa parte. Si tratta di una delle visite più rare ma anche più belle e intense che possiate fare a Roma. Al civico 40 di via del Teatro di Marcello infatti potrete notare una porta sormontata da un affresco che ritrae Santa Francesca Romana con l'angelo e San Benedetto che affiancano la Madonna con il Bambino: da qui si accede alla parte più antica del convento. L'atrio, che in origine era una stalla, custodisce ancora la vecchia mangiatoia (era il coperchio di un sarcofago romano, NdR) che serviva alla santa per distribuire cibo e vestiti ai poveri. L'oratorio è decorato con affreschi quattrocenteschi: Il ciclo narrativo si compone di 25 scene ed è opera di un pittore anonimo, forse appartenente alla bottega di Antoniazzo Romano: la particolarità è che ogni affresco riporta una didascalia in volgare romanesco dell'epoca. Il complesso è bellissimo ma è di stretta clausura e non è visitabile se non in una occasione: il 9 marzo di ogni anno, infatti, apre al pubblico in occasione della ricorrenza della morte della Santa e dell’antichissimo rito della Benedizione dell'Unguento e delle fettucce per le donne prossime al parto. Si tratta di capolavori assoluti che sono in perfette condizioni e colori vivacissimi. All'interno anche una scala santa e un portale del settecento realizzato con paglia che sembra fatto di rame. Utili info? Lasciate un voto utile alla recensione e guardate anche le altre che ho fatto.

Michele Soldovieri

Come il palombaro si immerge nelle acque per assicurarsi un posto in prima fila per ammirare le specie viventi che popolano gli abissi marini, così il viandante nel varcare la soglia, solitamente inaccessibile di questo monastero, è stato avvolto da un'aura mistica di autentica bellezza prodotta dalla visione delle sale affrescate da eccelsi maestri del colore, i cui nomi non sono arrivati fino a noi.
La meraviglia è un sentimento che non sempre si prova nel vedere cose a noi non note; in questa circostanza, ciò che il viandante ha visto e che per vedere nuovamente dovrà attendere 365 giorni, è la quintessenza dell'arte manifestata per il tramite del sentimento religioso.
Tutti gli ambienti in cui è ripartito il monastero delle oblate, infondono nel visitatore una suggestione estrema che si manifesta nell'attimo dello sguardo che coglie la parte o il tutto della composizione.
L'uscita dal monastero unisce la tristezza della fine del percorso con la gioia dell'arricchimento prodotto da ciò che si è visto.

Ivano Stipa

Il Monastero delle Oblate, fu fondato da Santa Francesca Romana nel 1433 e univa gli ideali monastici con i valori laici.
Infatti i valori portanti erano, la cura e l'assistenza ai bisognosi.
All'interno si può ammirare, il refettorio decorato con splendidi affreschi del quattrocento, che lasciano il visitatore affascinato da tanta bellezza.
Inoltre è possibile vedere la cella, dove la Santa visse tra il 1436 e il 1440.
Il Monastero apre ai visitatori solo il 9 marzo di ogni anno, in occasione della ricorrenza della morte di Santa Francesca Romana, avvenuta il 9 marzo del 1440.

Mirko Di Stefano

La delusione è stata accentuata dalla mancanza di una gestione efficace del flusso di persone, io personalmente ho fatto la fila dall'inizio del tour e la fine ne considerando che l'evento si svolge solo una volta all'anno. Un'organizzazione migliore avrebbe sicuramente migliorato l'esperienza complessiva per tutti i partecipanti. un punto positivo da sottolineare sono gli affreschi decorativi presenti in ogni stanza, che aggiungono un tocco apprezzabile all'esperienza complessiva.

Antonio Cristodoro

Straordinario. Purtroppo non è visitabile sempre ma solo il giorno della Santa e in occasioni particolari.

Luciano Valle

Complesso unico! Ricchissimo! Bellezze inattese! Ma solo il 9 marzo di ogni anno...

Gary Belflower