Convento di Santa Maria delle Grazie e San Bartolomeo - Salerno, Provincia di Salerno

Attilio Piegari

Piccolo e grazioso luogo nel centro di Salerno, poco conosciuto forse per la sua collocazione in cima a via Trotula de Ruggiero.
Per visitare la zona è da suggerire la possibilità di lasciare l'automobile in zona Canalone o Porta San Nicola e discendere per gli ampi gradoni.

Il Convento e la chiesa di Santa Maria delle Grazie fu fondato grazie a una donazione del 1506 fatta all’ordine dei Gerolimiti.
Il lascito fu fatto affinché nella zona fossero eretti un convento e una chiesa intitolati alla Madonna delle Grazie.
Il convento rimase attivo fino al 1807 quando fu soppresso e divenne presidio militare, per poi essere ripristinato dal Re di Napoli, che lo cedette ai Frati Minori Osservanti del Convento di San Nicola. Nel 1861 divenne Ospizio ed oggi ospita la Pia Casa di Ricovero.

L’aspetto attuale non ha quasi più nulla di quello originale. Troppi i cambi di destinazione e troppe le ristrutturazioni.
In questa zona del Centro Antico gli storici salernitani da decenni cercano la Chiesa di San Bartolomeo de Coriariis, della quale si sono perse le tracce da tempo immemorabile; tra i vari ipotetici luoghi in cui è stata collocata dagli studiosi contemporanei, c’è il sito di Palazzo Conforti in Via Tasso oppure l’area ove nel 2013 è nato il Roseto del Giardino della Minerva in Via Porta di Ronca.

Giovanni Giordano

Bellissimo luogo di culto che si erge sopra Salerno con una veduta mozzafiato, luogo e borgo antico e affascinante per le sue caratteristiche tettoniche molto suggestivo, un ritorno al passato insomma.

Francesco Pierro

Bello il panorama tra le case del centro storico si trova alle spalle dell omonima chiesa visibile anche da canalone...

Carlo Grieco

Rsa di buon livello

Ugo Terzi (Golfo di Salerno)

In the north-western area of ​​the historic center of Salerno, Plaium Montis, as the neighborhood located between the Catello, to the north, and the more compact nucleus of the historic town of the capital was defined in ancient times, preserves, within it, numerous conventual nuclei which initially arose with the presence of the Benedictines in the city. After founding the Abbey of San Benedetto (7th-9th century AD) in the eastern area, the religious order built other sacred buildings, which were added especially in the medieval period and particularly in the hilly area always within the walls, numerous convent buildings including San Nicola della Palma, the Convent of San Lorenzo, the monastery and church of San Massimo, commissioned together with the palace by the Lombard prince Guaiferio (where he later moved his residence) and the parish church of Santa Maria de Alimundi or the Elm. Lastly, in chronological order, we witness the construction of the convent of Santa Maria delle Grazie at the beginning of the 16th century. The convent area and the church are reported in the famous Tablet of the Augustinian monk Angelo Rocca, in his treatise on the journey he made in central-southern Italy between 1583 and 1584. The representation (the city seen from the sea) created on white paper with brown ink and ocher, blue and red watercolour, in its lower part shows a legend in a box where with the number 7 it indicates “S. Maria de la Grazia”, present in the area for a few decades. In it you can clearly see the church with the double-pitched roof, the convent next to it and a garden between the church and the convent. Another ancient document attesting the presence of the convent in question is kept inside the Archive of Santa Maria delle Grazie and San Bartolomeo dating back to 1732. Drawn on 30 March 1732, by an artist about whom there is no certain information, the document created with watercolor on paper highlights the area of ​​the Palnium Montis following the guidelines of the via Trotula de Ruggiero and via Tasso, along which there are numerous monastic complexes. In fact, in the northern part, the convent of San Nicola della Palma is clearly visible, while in the center the church with the convent of Santa Maria delle Grazie is represented (as reported in the lower part); further east you can see the church of Santa Maria de Alimundi and the parish church of San Bartolomeo. The area on which the convent of Santa Maria delle Grazie was located was also particularly rich in springs whose waters coming from the Castle hill (Monte Bonadies) were used to irrigate the numerous terraced crops present throughout the area in question.

Maddalena Montera

serafino angelo grande

Giovanni Landi